Trasporti ADR: sicurezza e conformità nella gestione dei prodotti pericolosi

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Sulle strade circolano ogni anno innumerevoli veicoli, i quali trasportano non solo persone, ma anche merci di varia natura, che possono avere o meno un certo grado di pericolosità. Vista la presenza di un traffico così variegato, per garantire l’incolumità di chi transita, sono state stabilite a livello europeo una serie di normative per regolare il trasporto delle merci considerate pericolose ed effettuarlo in tutta sicurezza. L’accordo in questione prende il nome di ADR (acronimo di Accordo Europeo per il Trasporto su Strada di Merci Pericolose), in vigore in Italia dal 1962. Essendo sottoposto a revisione ogni due anni, gli operatori dei Paesi che hanno sottoscritto tale documento devono tener conto che le regole in materia potrebbero evolvere col passare del tempo, pertanto controllare che la normativa sui trasporti adr non abbia subito variazioni è fondamentale per non incappare in sanzioni, ma soprattutto per effettuare spostamento di merci pericolose in completa sicurezza.

Cos’è l’ADR?
Quando si parla di trasporti adr,si intende quel complesso di norme tecniche con le quali viene regolato il trasporto internazionale di merci pericolose su strada, a cui aderiscono vari paesi Europei. Nello specifico, nel documento sono contenuti 17 articoli e due allegati tecnici. Nel primo allegato, oltre alle disposizioni generali, viene stilata una lista di merci pericolose, esenzioni relative alle merci pericolose imballate in quantità limitate e in quantità esenti, disposizioni in merito all’imballaggio e alle procedure di spedizione. Nel secondo allegato invece, contenute prescrizioni relative agli imballaggi, ai veicoli e alla documentazione. Dunque l’accordo non si limita a regolamentare carichi e merci trasportate, ma pone norme molto rigide anche agli altri soggetti coinvolti nell’operazione, ovvero il trasportatore e il mezzo di trasporto.

Quali sono le merci pericolose e come imballarle
Le merci pericolose sono suddivise in 9 classi, come materie e oggetti esplosivi, gas, liquidi infiammabili, materie comburenti, materie tossiche, ma anche materie potenzialmente infettanti trasportate da DssBio Pharma come prodotti biologici e campioni diagnostici. Ogni singolo materiale, al di là dell’appartenenza a una precisa classe, è legato poi a un codice di identificazione specifico per poter essere facilmente individuabile e far capire subito i rischi a esso collegati. In linea generale, rientrano nella definizione di sostanze pericolose tutti quegli elementi che possono causare danni ambientali o danni alla salute delle persone.
Trattandosi di materiali così ad alto rischio, per spostarli su strada devono essere impiegati imballaggi omologati ONU specifici, sia semplici che doppi. Se non viene precisato il tipo di imballaggio, si dovranno impiegare contenitori omologati ONU 4GV per uso universale. In ogni caso, opportunamente etichettati e contrassegnati, se al di sopra dei 5 kg o 5 litri, dal marchio di pericolo ambientale.
Non solo le merci trasportate, ma anche il conducente necessita di protezioni, fornite all’interno del kit di sicurezza ADR, in cui sono presenti guanti di protezione, occhiali, liquido per lavare gli occhi, maschere di evacuazione e recipienti per la raccolta.

Trasporto ADR, condizioni da rispettare
Nel caso in cui si trasportino merci pericolose, chi spedisce la fornitura deve fornire istruzioni, scritte in tutte le lingue delle nazioni attraversate dal mezzo, se il pacco esce dal territorio nazionale, di carico e scarico, di trasporto sul veicolo, di sdoganamento. Oltre a questo, i trasporti adr prevedono, come già anticipato, appositi imballaggi scelti in relazione alla pericolosità delle merci, in modo tale da compiere il lavoro in sicurezza, sia per l’uomo che per l’ambiente circostante.
Per portare a compimento le operazioni è necessario che gli addetti ai lavori siano opportunamente formati, e per addetti non si intendono solo coloro che guideranno a tutti gli effetti il mezzo, ma anche gli altri soggetti impegnati nell’intera fase di trasporto, i quali devono rispettare obblighi e responsabilità indicati nel documento. La formazione è dunque obbligatoria, dev’essere documentata e si articola su vari livelli: quella base illustra i principi fondanti della normativa ed è valida indipendentemente dal ruolo ricoperto, a differenza della specialistica che è correlata alla mansione svolta. Esistono poi la formazione specifica in materia di sicurezza, calibrata in base alle merci pericolose movimentate e ai rischi valutati preventivamente, e la formazione in tema di security per tutte le aziende che gestiscono merci che potrebbero mettere in pericolo persone, beni o ambiente. Il mezzo di trasporto, oltre a essere autorizzato per le merci pericolose, deve essere attrezzato per le classi di materiali trasportate. Per quanto riguarda il trasporto su strada una delle condizioni fondamentali è che il veicolo riporti visibilmente che nel vano di carico c’è la presenza di merci pericolose, medianti pannelli ed etichette affissi ai lati del mezzo. Tutte le imprese coinvolte in una qualunque fase del processo di movimentazione di sostanze pericolose devono infine dotarsi di consulenti per la sicurezza del trasporto, incaricati di supervisionare l’attività e accertare il rispetto delle disposizioni. Suo compito primario è redigere ogni anno una relazione annuale sulle attività di trasporto di sostanze pericolose effettuate dalla realtà coinvolta in queste operazioni.

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